Questa estate niente vacanze, non c’è tempo!! Abbiamo finalmente iniziato la costruzione del bubble glamping in montagna, in Lombardia, in Onore, un piccolo Comune in provincia di Bergamo, proprio di fronte alla Presolana.
Vi invito a guardare questo video, che racconta più di mille parole. Sabato 5 agosto ho caricato in auto una marea di attrezzi, per non sbagliare ne ho portati anche parecchi inutili. Il tempo era poco e non volevo rischiare di sprecarlo per recuperare un arnese che non avevo. Ho portato l’attrezzatura per le riprese, anche la mia fidata Sony che temevo di rompere dovendomi occupare di un miliardo di lavori diversi. Dovevo essere veloce, per montare le tende geodetiche avevo solo un fine settimana, lunedì sarei dovuto andare al lavoro e i muratori avrebbero proseguito i lavori. Per non perdere inutilmente tempo mi sono portato dietro la mia piccola tenda da campeggio, un materassino gonfiabile e un sacco a pelo. La notte tra sabato e domenica avrei campeggiato, domenica mattina potevo così essere subito operativo all’alba.
Montare un dome, una tenda geodetica ad uso turistico ricettivo, è abbastanza semplice, ma occorre essere molto attenti. I montanti della struttura sono numerati ed è necessario rispettare la disposizione degli elementi. Non so se siamo stati particolarmente efficienti o solo fortunati, fatto sta che tutti i pezzi si sono uniti alla perfezione, come in un puzzle.
Montate le due strutture di sostegno ci siamo occupati dell’imbottitura interna, il cui scopo non è solo di conferire eleganza agli interni, ma anche di isolare in estate dal caldo e in inverno dal freddo. Ebbene sì, stiamo realizzando un winter glamping, il nostro obiettivo è rimanere aperti tutto l’anno, anche in inverno. Per scaldare i glamping dome useremo stufe a pellet, che a differenza delle stufe a legna sono più pratiche dovendo essere caricate al massimo un paio di volte al giorno. Il calore e il bagliore del fuoco renderanno ancor più suggestiva la location e contribuiranno a rendere unica e indimenticabile l’esperienza dei nostri ospiti. Anche l’idromassaggio esterno potrà essere usato in inverno: l’acqua viene portata in automatico alla giusta temperatura.
Montare l’imbottitura non è stato particolarmente difficile, ma nemmeno facile a dir la verità. Inizialmente, quando ho dovuto scalare la struttura per fissare l’imbottitura alla parte alta ero un po’ intimorito, ma già dopo un paio di minuti avevo l’impressione di averlo fatto per tutta la vita.
In ultimo non ci è rimasto che posare la copertura esterna. La copertura pesava parecchi chili, temevo di dover ricorrere ad una ruspa per sollevarla, ma fortunatamente eravamo in molti e siamo riusciti con la sola forza delle nostre braccia. Portare nel sito di installazione un mezzo pesante non è semplice e soprattutto è molto costoso.
Il glamping ha ora finalmente l’aspetto di un vero bubble glamping, ma temo che non siamo nemmeno a metà dei lavori. Si dice che per avere una cosa belle devi faticare. Non so se il nostro sarà il miglior glamping in Lombardia o addirittura in Italia, fatto sta che sto faticando parecchio. Domenica sera ero stanco e puzzolente, ma la soddisfazione che avevo nel cuore era indescrivibile. Finalmente, dopo tanti anni di attesa, potevo vedere prendere forma quello che soltanto poche ora prima era un sogno. Salire in cima ad una montagna in elicottero o salire a piedi è la stessa cosa. Tuttavia riuscire a raggiungere la vetta con le sole nostre forze ci riempie di una soddisfazione indescrivibile.
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